18 settembre 2013
In questa pagina cerchiamo di rappresentare il decennio attraverso i varietà della Rai, cioè il programma di punta del palinsesto nazionale.
Attraverso
l'analisi dei programmi che nel
periodo hanno ricevuto il massimo gradimento possiamo notare
il naturale e graduale passaggio dalle formule convenzionali o
tradizionali dei
primi anni (Canzonissima,
Teatro 10),
aggiornamenti dei varietà del precedente decennio, a quelle
innovatrici e rivoluzionarie degli ultimi anni (Noi...no, Non stop, La sberla, A tutto gag), quasi
un anticipo di quello che le televisioni private andranno a proporre da
lì a qualche anno (Drive
in in primis).
Nella scelta sono state
omesse quelle trasmissioni che, sebbene storiche, non rientravano nel
concetto
classico di varietà (prima serata, mero intrattenimento,
lustrini e coreografie
imponenti, balletti e prime donne, sketch e grandi ospiti, ecc.), per
contenuti
(pensiamo ad edempio a Portobello,
Domenica in,
L’altra
domenica) o per genere
(ad esempio Discoring,
Piccolo Slam,
ecc.). Queste sono state comunque riportate nella colonna "altri
importanti varietà dell'anno).
anno | varietà | conduttori e periodo | note | altri importanti varietà dell'anno |
1970 |
Io, Agata e tu |
Nino Ferrer, Raffaella Carra' | - |
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1971 |
Canzonissima |
Corrado, Raffaella Carra', Alighiero Noschese |
Canzonissima nacque nel 1959, condotta da Nino Manfredi, Paolo Panelli e Delia Scala. Fino al 1962 alla conduzione di alternarono vari presentatori. Fu ripresa nel 1968 (Mina, Chiari, Panelli) e continuò fino al 1974. Questa edizione, condotta da Corrado e Raffaella (che avevano già condotto l’edizione dell’anno precedente) sarà quella maggiormente premiata dagli ascolti. Raffaella Carrà, che l’anno prima aveva scandalizzato con il suo ombelico (sigla “Ma che musica, maestro”), canta il Tuca Tuca |
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1972 |
Teatro 10 |
Alberto Lupo, Mina | Teatro 10 era un
varietà del 1964 condotto da
Lelio Luttazzi. Nel 1971 ne fu fatta una nuova versione condotta da Alberto Lupo, ma fu quella del 1972 ad ottenere i maggiori ascolti. Sigla di chiusura “Parole parole”, probabilmente il più famoso duetto della storia della canzone italiana |
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1973 |
Formula due |
Alighiero Noschese, Loretta Goggi | Una media di 21,8 milioni di telespettatori |
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1974 | Tante
scuse dal 5.10 al 23.11.1974 |
Sandra Mondaini, Raimondo Vianello | L'autoironia
(in realtà già presente nella conduzioni di Canzonissima
da parte di Corrado) irrompe ufficialmente nella prima serata
nazionale. La trovata rivoluzionaria è quella di far vedere anche ciò che accade dietro le quinte. Nella sigla finale Vianello elimina fisicamente i Ricchi e Poveri, mentre cantano (in ogni puntata lo farà in modo diverso). Raimondo Vianello è stato un genio della televisione! |
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1975 | Giandomenico
Fracchia dal 18.10 all'8.11.1975 |
Paolo Villaggio, Gianni Agus, Ombretta Colli, Daniele Formica, Enzo Garinei | La particolarità dello spettacolo è il taglio cinematografico, tant'è che unendo spezzoni delle quattro punatate ed inserendo qualche scena in esterno si sarebbe potuto tranquillamente fare un film e falo uscire al cinema (né meglio né peggio di tante altre pellicole dell'attore) |
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1976 | Di
nuovo tante scuse dal 13.12.1975 al 31.1.1976 |
Sandra Mondaini, Raimondo Vianello | Addirittura
meglio di Tante scuse.
Per capire la grandezza di Vianello basta
ammirare la scenetta con il vecchio contadino ciociaro che declama le
parole della
canzone popolare "Osteria numero ...." mentre il conduttore crede si
tratti di uno stornello di altissimo valore folkloristico-culturale. Poi ci sono tantissime altre geniali intuizioni come le minacce al critico di turno (che nei suoi articoli massacra Raimondo incensando invece Sandra), i momenti del deprimente teatro Brechtiano che Raimondo tenta di imbastire con il suo scalcinato gruppo nel sottoscale (rigorosamente ripresi in bianco e nero), gli ospiti musicali che devono cantare di nascosto da Raimondo. Ulteriore valore aggiunto: Raimondo-Tarzan nella sigla finale. Non vi basta per considerarlo il miglior varietà della televisione italiana? |
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1977 | Non
stop dal 27.10 al 26.12.1977 |
La Smorfia, Gatti di Vicolo dei Miracoli, Enrico Beruschi | Primo
varietà della televisione italiana a non avere un conduttore
di
ruolo. Come trampolino di lancio per giovani talenti ha rappresentato
per gli anni settanta ciò che Drive In ha fatto
nel decennio successivo. Nella seconda serie, l’anno successivo, parteciparono Carlo Verdone, Stefania Rotolo, i Giancattivi, Zuzzurro e Gaspare |
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1978 | La
sberla dal 14.9 al 12.10.1978 |
Gianfranco D'Angelo, Gianni Magni, Adriana Russo | Programma
dalla struttura a gag, spesso girate in esterni. Quasi una comicità a la Benny Hill. Nell’edizione successiva parteciparono anche Daniela Poggi, i Giancattivi e Zuzzurro e Gaspare |
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1979 | Luna
Park dal 24.3 al 12.4.1979 |
Pippo Baudo, Heather Parisi, Tullio Solenghi, Beppe Grillo | Come varietà dell'anno avrei dovuto inserire Fantastico, che segna il ritorno allo show dai grandi mezzi. Tuttavia questo Luna Park ne rappresenta, in qualche modo, la prova generale, precedendo di qualche mese il primo ed avendone quasi tutti i suoi protagonisti: la Parisi (che con questo programma esordisce in Italia) e Beppe Grillo (che Luna Park lancia come coprtotagonista, insieme a Pippo Baudo). |
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1980 | A
tutto gag dal 17.2 al 23.3.1980 |
Massimo Boldi, Daniele Formica, Maurizio Micheli, Simona Marchini | Altro
grande programma sperimentale con struttura a gag. Come dimenticare Micheli innamorato della brunetta dei Ricchie Poveri o la Marchini prostituta che gestisce una rubrica di posta del cuore direttamente dal raccordo anulare o Formica inetto istruttore di yoga che in ogni lezione riesce ad incastrarsi e farsi male? |
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