Spazio 1999 (Space: 1999) prima trasmissione in Italia: prima stagione 31.1.1976, seconda stagione 6.4.1979 |
1975, 48
episodi, Rete 2. Trasmessa in Italia dal 31 gennaio al 6 marzo 1976 (6 episodi), dall’1 luglio al 5 agosto 1976 (6 episodi) e dal 24 ottobre 1976 al 9 gennaio 1977 (restanti 12 episodi della prima serie). A partire dal 29 luglio 1978 furono trasmessi nuovamente ma a colori. La seconda stagione fu trasmessa nel 1979 su Rete 1. Chi è appassionato di fantascienza o, semplicemente di telefilms, non può non sapere cosa avvenne (o cosa sarebbe dovuto accadere) il 13 settembre 1999: il distacco della Luna dall’orbita terrestre a causa di una esplosione di scorie radioattive situate sul lato oscuro del satellite. Il comandante Koenig, la dottoressa Helen Russell, il dottor Victor Bergman, le Aquile (riprodotte all’epoca anche in modellini dalla Dinky Toys), le tutine con il colore della manica ad indicare il grado gerarchico, i video comunicatori che all’occorrenza diventavano telecomandi per le porte o pistole laser… quanti ricordi! Martin Landau (Comandante John Koenig) e Barbara Bain (Tenente medico Helen Russell) all’epoca erano marito e moglie. Trattandosi di una coproduzione anglo italiana parecchi nostri attori vi hanno preso parte: Giancarlo Prete (episodio Fantasma su Alpha), Carla Romanelli (Il cervello spaziale), Gianni Garko (Il dominio del drago) e Orso Maria Guerrini (Il testamento degli Arcadi). Nell’episodio Destinazione obbligata: Terra il protagonista è Christopher Lee mentre un altro grande interprete degli horror Hammer, Peter Cushing (peraltro grande amico di Lee), è protagonista dell’episodio Gli amanti dello spazio. Nell’episodio della seconda serie La nuvola è protagonista David Prowse, ex campione di sollevamento pesi ed interprete di Darth Vader in Guerre stellari. Isaac Asimov, il celebre scrittore, in un intervista al New York Times il 28 settembre 1975 disse di non avere mai visto in nessun altro telefilm una miglior simulazione della bassa gravità (anche se la data del 1999 per una colonizzazione lunare gli sembrava alquanto ottimistica). Il 13.9.1999 a Los Angeles, c’è stata la convention mondiale dei fans del telefilm. |
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George e Mildred (George and Mildred) prima trasmissione in Italia: 9.10.1979 |
1976, 38 episodi, trasmesso in Italia dal 9
ottobre 1979 su Rete 2. Spin off (cioè telefilm nato dal successo di una precedente serie, della quale sfrutta da protagonisti i comprimari) di Un uomo in casa, a sua volta clonato in America da Tre cuori in affitto (Three’s company, 1977), ha riscosso più successo della serie da cui era tratta. La casa di George e Mildred si trova al numero 46 di Peacock Crescent, Hampton Wick. La
serie fu interrotta a causa della morte di Yootha Joyce,
l’attrice che interpretava Mildred, per epatite alcoolica.
Era il
1980 ed aveva soli cinquantatre anni. Quando fu ricoverata in fin di
vita l’altro protagonista, Brian Murphy, suo amico sin dagli
anni
sessanta, rimase fino all’ultimo al suo capezzale.
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Mork e Mindy (Mork & Mindy) prima trasmissione in Italia: 12.11.1979 |
1978, 92
episodi da 30 minuti, 3 da un’ora. Prima puntata trasmessa in Italia il 14 settembre 1978 (all’interno di Buonasera con… Alberto Lupo e Mork & Mindy). La casa di Mindy è al 1619 di Pine Street a Boulder, Colorado. Mork era già apparso in una puntata di Happy Days (entrambe le serie sono state create da Garry Marshall), Fantascienza anche per Fonzie, nella quale cercava di rapire Richie. Il successo del personaggio fu tale che ne derivò una serie autonoma. |
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Doctor Who prima trasmissione in Italia: 6.2.1980 |
È
la serie di fantascienza più longeva della storia, iniziata
nel 1963 e giunta fino ai nostri giorni. In Inghilterra è stata trasmessa per ventisei stagioni consecutive. L’espediente utilizzato dai suoi creatori per renderla così duratura è stato quello di conferire al protagonista la possibilità di rigenerarsi assumendo un aspetto diverso (fino a tredici volte). La serie giunta in Italia è la quarta (1974-1981), con protagonista Tom Baker, alto, riccioluto e con un cappello ed una sciarpa lunga venti piedi. I sette episodi trasmessi nel nostro Paese (suddivisi in più puntate dato che la durata media di ciascuno era di circa due ore) sono stati Robot (dal 6 al 9 febbraio 1980), Arca spaziale (dall’11 al 14 febbraio 1980), Esperimento Sontaran (15 e 16 febbraio 1980), La vendetta dei Ciberniani (dal 18 al 21 febbraio 1980), La sconfitta degli Zigoni (dal 3 ottobre al 31 ottobre 1981, un episodio a settimana), Il Pianeta del male (dal 22 al 26 febbraio 1980) e Le piramidi di Marte (dal 27 febbraio all’1 marzo 1980). |
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Attenti a quei due (The persuaders) prima trasmissione in Italia: 13.1.1974 |
1971, 24
episodi. Perfetto mix tra giallo e commedia, humour ed azione, paesaggi da cartolina ed intrighi internazionali, belle donne e macchine fuoriserie, con protagonisti un milionario americano ed un Lord inglese. Celebre il motivo della sigla d’apertura creato da John Barry, compositore delle musiche dei film di 007, registrato nello studio discografico di George Harrison e suonato con uno strumento chiamato qanun (salterio a pizzico di origine araba, simile ad una cetra e suonato con dei plettri). Gli abiti indossati da Roger Moore (Brett Sinclair) sono da lui stesso creati. Tony Curtis guida una Ferrari 246 GT rossa targata MO221400, mentre Roger Moore una Aston Martin DBS V8 giallo canarino (lo stesso tipo di auto usato da George Lazemby nell’unico film di 007 interpretato, Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà) targata BS1, ovvero Brett Sinclair (così come ne Il Santo la targa personalizzata della sua Volvo P1800 era ST1, cioè Simon Templar). L’episodio “Cinque miglia a mezzanotte” non fu trasmesso in quanto, secondo i dirigenti Rai che ne vietarono la messa in onda, dava un’immagine negativa dell’Italia (stereotipata e mafiosa). Quasi tutte le scene d’azione con Tony Curtis (Danny Wilde) sono girate senza controfigura. |
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Starsky e Hutch (Starsky & Hutch) prima trasmissione in Italia: 25.2.1979 |
All'apparenza
è uno dei tanti polizieschi americani con protagonisti una
coppia ben assortita di piedipiatti (bruno/biondo,
estroverso/introverso, impulsivo/riflessivo). In realtà è la serie che meglio rappresenta i cambiamenti degli anni settanta nella società americana, sia da un punto di vista meramente estetico quanto sociale (finalmente la gente di colore assurge al ruolo di coprotagonista, come Huggy Bear o il capitano Dobey). Inoltre, nelle prime stagioni, quelle più crude e violente, si affrontano apertamente temi scottanti come droga o prostituzione. Per trovare un serie simile, per atmosfere, ritmo e realismo, occorrerà aspettare "Miami Vice" dieci anni dopo (anche questa sceneggiata da Michael Mann). La puntata pilota, in America, fu trasmessa il 30.4.1975, giorno della fine della guerra in Vietnam. La serie, creata nel 1975 e prodotta per quattro stagioni, venne trasmessa dalla Rete 2 il giovedì alle 20.40. La famosa Zebra 3 di Starsky detta anche “pomodoro a strisce”, è una Ford Gran Torino rossa del 1974, targata 537 ONN. |
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Happy Days prima trasmissione in Italia: 12.8.1977 |
1974-1984,
255 episodi. In Italia trasmessa dal 12 agosto 1977. L’idea di American Graffiti venne a George Lucas quando il 25 febbraio 1972 vide la puntata pilota del telefilm. La casa della famiglia Cunningham è a Los Angeles, al 565 di Cahuenga Boulevard. Le moto utilizzate nel serial da Fonzie sono una Harley Davidson (siamo pur sempre a Milwaukee, Wisconsin) e poi una Triumph (quella ad esempio utilizzata nel celebre episodio del salto dei bidoni). Nell’ultima puntata Joanie e Chachi si sposano ed Howard, il padre di Joanie (e di Richie), mentre passano spezzoni che ripercorrono tutte le stagioni del telefilm (con i protagonisti giovanissimi dieci anni prima) si congeda rivolgendosi direttamente in camera e ringraziando il pubblico per questi giorni felici. Da brivido! |
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Il Prigioniero (The Prisoner) prima trasmissione in Italia: 11.11.1974 |
Cosa
fareste se vi sequestrassero e vi portassero in uno sperduto villaggio
privandovi dell'identità ma lasciandovi liberi di fare
qualunque
cosa tranne quella di andar via da lì? E' questo il geniale plot di questa mitica serie, nella quale "numero 6" (Patrick McGoohan), cerca con ogni mezzo di evadere dal villaggio chiedendosi chi tra gli abitanti sia prigioniero o carceriere, e chi sia il famigerato "numero 1" che tutto governa. La conoscenza del luogo e dei meccanismi e dinamiche che lo governano avviene, da parte del protagonista, gradualmente con lo sviluppo della storia, di pari passo con il telespettatore. Unica pecca della serie, altrimenti perfetta, fu la sua conclusione con il 17° ed ultimo episodio, alquanto criptico e cerebrale. Il Villaggio esiste veramente e viene svelato nei titoli di coda dell'ultima puntata: Portmeirion, opera dell'architetto miliardario Sir Clough Williams - Ellis (apparso nella prima puntata), situato al nord del Galles. Oggi è un Hotel ma in passato è stato rifugio di grandi scrittori come G.B. Shaw e H.G. Wells. |
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Ellery Queen prima trasmissione in Italia: 31.1.1979 |
Classico
giallo (d'altronde il personaggio risale a cinquant'anni prima) con
l'altissimo Jim Hutton (1,96 metri) che ad ogni puntata, poco prima di
rivelare la soluzione, chiede al telespettatore se abbia capito chi sia
il colpevole. Durante la premiazione degli Oscar del 1980 Timothy, figlio diciannovenne di Jim, dedicò la statuetta vinta per "Gente comune" al padre prematuramente scomparso (a soli 45 anni) pochi mesi prima. |
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Colombo (Columbo) prima trasmissione in Italia: 6.7.1977 |
La
serie che rivoluziona il genere. Fino al 1968 (puntata pilota, la serie
ufficiale inizierà nel 1971) l'unico
meccanismo ritenuto efficace per un giallo era quello del whodunit,
cioè la scoperta del colpevole al termine del
libro-film-telefilm. Con Colombo questi viene svelato sin dalle prime
inquadrature e compito del detective (e dello spettatore, che con
questi si immedesima) è quello di tendergli una trappola e
stanarlo. Un'altra caratteristica della serie è quella di alternare nel ruolo di colpevoli grandissimi attori hollywoodiani come Janet Leigh, Vincent Price, Ray Milland, Patrick McGoohan (per ben due volte), Leonard Nimoy, Donald Pleasence e tanti altri (tra i quali l'amico fraterno di Peter Falk John Cassavetes). Forse anche per questo i delitti avvengono sempre in immense e fastose ville a Beverly Hills. Per la parte del tenente si pensò inizialmente a Lee J. Cobb e a Bing Crosby, che declinarono. La macchina del tenente è una Peugeot 403 del 1959, targata 044APD (oggi un esemplare quota circa 13000 euro). |
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I sopravvissuti (The survivors) prima trasmissione in Italia: 20.3.1979 |
Se
si cerca qualcosa di veramente originale, che non si limiti al
poliziesco o alla commedia per famiglie, bisogna attraversare l'Oceano
ed attingere dalla produzione inglese: Agente Speciale, Zaffiro ed
acciaio, il Prigioniero, Doctor Who e... I Sopravvissuti. Trent'anni prima che la cronaca riportasse i primi casi di influenza aviaria gli inglesi avevano già previsto lo scoppio di una pandemia e le conseguenze della stessa sul genere umano; quarant'anni prima che milioni di telespettatori aspettassero con ansia ogni puntata di "Lost" essi avevano ipotizzato i meccanismi che governano un manipolo di sopravvissuti ed i loro tentativi di riorganizzarsi in un'embrionale forrma sociale. Trasmesso da Rete 1 alle 20,40. |
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Alla conquista del west (How the west was won) prima trasmissione in Italia: 14.10.1979 |
Il
gigantesco James Arness (2 metri), per tutti noi "zio Zeb", guida la
sua famiglia, i Macahan, dalla Virginia al west. La spettacolare saga familiare di questi pionieri fu trasmessa, due puntate per volta così da sembrare un film, la domenica pomeriggio alle 13,30, su Rete 2. |
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La banda dei cinque (The famous five) prima trasmissione in Italia: 5 marzo 1979 |
La
serie narra le avventure di tre fratellini, una loro cugina
(che
fa di tutto per sembrare un maschio) ed il loro cane, e le loro
indagini nella campagna inglese. La sigla italiana, forse più famosa del telefilm, era cantata da Elisabetta Viviani. Da allora la serie non è stata più replicata. |