Gli
anni ottanta
Una
volta i nostri padri mitizzavano gli anni sessanta (con il boom
economico e le rotonde sul mare).
Poi, accortisi
del nostro disinteresse verso la loro infanzia, per coinvolgerci hanno
cominciato a raccontarci la nostra, scalando di una decade.
E'
stato l'inizio della fine: quelli psicologicamente più
deboli,
come il sottoscritto, hanno iniziato a vivere in una realtà
temporalmente parallela, nutrendosi di film e spettacoli vecchi di
trent'anni, riacquistando a peso d'oro i vecchi giocattoli andati
perduti nei tanti traslochi, viaggiando su mezzi obsoleti e puzzolenti
al solo scopo di riassaporare il gusto dolceamaro della memoria.
Da
qualche anno il giro è ricominciato ma con protagonisti
diversi:
siamo noi a rompere le scatole ai nostri bambini con aneddoti di cui a
loro non può fregare di meno.
Tra
qualche anno, causa salto generazionale, ci sarà il revival
anche degli anni ottanta, che in realtà sono meno brutti di
quanto non li si descriva perché non esiste un decennio
migliore
di un altro bensì un'età più bella (e
quasi sempre
coincide con l'infanzia o l'adolescenza).
Per prepararsi a tale rivalutazione studiamo
qualcosa a riguardo.