In
edicola
Negli
anni settanta le edicole cominciano a cambiare e ad assomigliare a
quelle che tutti oggi conosciamo. Accanto a quotidiani, riviste e
giornalini cominciano a trovare il loro spazio anche palloni, modellini
in scala, trasferelli, adesivi, libri, manuali, spille, buste sorpresa,
soldatini, pupazzetti ed altri articoli precedentemente appannaggio di
librerie, cartolerie o negozi di giocattoli.
E'
stata la generazione dei bambini degli anni settanta ad inaugurare
quello che potremmo definire "consumismo editoriale": si
entrava
in edicola con le proprie 50, 100, 200 o 500 lire sicuri della
necessità di spenderle in quel luogo di perdizione ma senza
sapere per cosa.
E ritornando indietro col pensiero non ricordo
soldi spesi meglio!